Aggressione in Val di Susa, Coisp: Non siamo carne da macello


“Non si può restare inermi davanti alle gravissime aggressioni che continuano a verificarsi in Val di Susa: si tratta di una guerra dichiarata contro lo Stato ed occorre intervenire in maniera decisa e determinata contro queste formazioni para-militari che cercano di fare vittime tra le Forze dell’Ordine”.

E’ quanto afferma Franco Maccari – Segretario Generale del Coisp – il Sindacato Indipendente di Polizia, commentando l’assalto avvenuto la scorsa notte nel cantiere Tav di Chiomonte.

“Non siamo disposti ad aspettare che ci scappi il morto. Quanto è successo la scorsa notte – dice Maccari – è di una gravità inaudita: gli Agenti di presidio sono stati chiusi all’interno del cantiere con dei lucchetti per impedirne la fuga, e quindi fatti oggetto del lancio di molotov, bombe carta, razzi e fumogeni, addirittura con un mortaio artigianale. Un vero e proprio assalto militare che poteva concludersi con un massacro! Certamente era quello l’obiettivo degli assalitori. Quella della scorsa notte è solo l’ennesima aggressione nell’ambito di una strategia che prosegue ormai da anni, e che finora è stata sottovalutata. Non è un “cambio di rotta”, perché fin da subito abbiamo denunciato il carattere terroristico e di guerriglia di queste aggressioni che non hanno alcun legame con gli interessi dei territori in cui verrà realizzata l’alta velocità e che finora hanno fatto registrare tantissimi feriti tra le Forze dell’Ordine. In Val di Susa si cerca il morto, ma noi non siamo disposti ad essere carne da macello”.

Coisp

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