Ieri 29 giugno alle ore 11:00 è andato in scena l’evento solenne di cerimonia della donazione del prezioso e luminosissimo, nel trattamento sapiente di colori, trittico realizzato dalla nota artista ucraina di adozione napoletana Natali Ferrary da parte dell’Associazione Culturale Alma Mundi nella persona del suo Presidente Avvocato Gerry Danesi Console Onorario del Nicaragua a Napoli.
Era presente il Presidente Vicario del Tribunale per i Minorenni di Napoli Dott. Giancarlo Posteraro che ha accolto con grande interesse l’opera dell’artista che si è andata a inserire nella Sala di Accoglienza della prestigiosa Istituzione dello Stato. Il Presidente ringraziando per la donazione ha desiderato sottolineare: “ Le persone che attenderanno in sala, contemplando l’opera, potranno ingannare il tempo in modo culturalmente proficuo e valido apprezzando la descrizione di questa che è accanto nei suoi potenti simboli”
L’Avvocato Gerry Danesi ha proposto in questa importante circostanza al Presidente Dott. Posteraro d’individuare una sala del Tribunale per i Minorenni al fine di poterla adattare a luogo di intrattenimento e svago per i minori costretti ad attendere la soluzione delle discussioni in atto nel loro procedimento. Il Presidente ha accolto con piacere il suggerimento, offrendo la sua disponibilità a identificare lo spazio più giusto per tale fine.
Il noto critico Giuseppe Ussani d’Escobar, curatore dell’artista Natali Ferrary, ha voluto mettere in evidenza la capacità dell’artista d’intuire la delicata missione del Tribunale che decide del futuro dei minori, così determinando la loro esistenza di adulti, per il tramite delle sue immagini simboliche. Il critico ha così affermato nel suo testo esplicativo che è posto a parete accanto all’opera: “In un dipinto del grande artista Piero del Pollaiolo del 1469-1472, la Iustitia viene raffigurata con la spada e con il mondo sul quale ella dovrebbe governare. Il mondo del Pollaiolo, nel trittico di Natali Ferrary, si materializza nell’isola di Nisida, penitenziario minorile, sul quale deve trionfare il sentimento e il rispetto umano per i minori che sono chiamati a scontare in questo luogo i loro crimini”.
Giuseppe Ussani D’Escobar
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