Caso Aldrovandi, ancora in carcere due poliziotti


“E’ una scandalosa ingiustizia quella che si sta perpetrando ai danni di due dei poliziotti condannati per il caso Aldovrandi: il Tribunale di Sorveglianza di Bologna ha infatti negato, ancora una volta, di concedere la detenzione domiciliare a Paolo Forlani”.

E’ quanto afferma Franco Maccari, Segretario Generale del COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia, che spiega: “Ancora una volta il Tribunale ha deciso di non applicare le misure alternative previste dalla legge, e di tenere Forlani in carcere per il solo fatto di essere poliziotto. Si tratta di un accanimento furioso e irragionevole, un trattamento che non viene mai riservato neppure ai peggiori criminali, assassini e stupratori, ai quali vengono concessi tutti i benefici previsti dalla legge. E mentre i criminali condannati vanno a passeggio, il poliziotto Forlani resta in carcere, così come Luca Pollastri, il quale non ha neppure richiesto nuovamente una misura alternativa: ha rinunciato ad esercitare un proprio diritto, per totale sfiducia verso una certa magistratura che applica due pesi e due misure, tenera e indulgente verso i criminali, ma dal pugno durissimo se da punire è un poliziotto che ha commesso un errore”.

“Siamo fiduciosi – continua Maccari – che il prossimo 19 giugno la Corte di Cassazione ponga fine a questo scandalo che si sta consumando contro ogni principio di giustizia ed in una inspiegabile disapplicazione della legge. La Suprema Corte infatti deciderà sulla legittimità del trattamento riservato a Forlani e Pollastri, mentre altri due colleghi coinvolti nella stessa vicenda, ma giudicati da altri 2 Tribunali, quelli di Padova e Milano, hanno ottenuto giustamente di scontare il residuo di pena ai domiciliari. C’è un orientamento del tutto difforme, su casi assolutamente analoghi, tra il Tribunale di Sorveglianza di Bologna e quelli di Padova e Milano. Siamo certi che la Cassazione risolverà questa aberrante situazione, ma fa rabbia sapere che due poliziotti restano in carcere ingiustamente e ogni giorno che passa resta una ferita alla giustizia ed alla dignità di chi serve con onore le Istituzioni e la Legge”.

Coisp

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