Palazzo Mocenigo, riapertura con i nuovi percorsi tra moda e profumo


Prosegue l’importante operazione di restyling complessivo, riassetto museografico e ampliamento dei percorsi espositivi che in questi mesi sta interessando l’esposizione permanente di Palazzo Mocenigo – Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume, dove troverà spazio anche la nuova sezione dedicata alla storia del profumo e delle essenze, grazie al sostegno di Mavive Spa.

Il progetto di riallestimento del museo, supportato dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna e dal Comune di Venezia, ha la supervisione scientifica del Maestro Pier Luigi Pizzi, architetto, regista, scenografo e costumista di fama internazionale e si realizza sotto la direzione scientifica di Gabriella Belli, direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia e la curatela di Chiara Squarcina, responsabile del Museo. Esso prevede una generale azione di recupero e riqualificazione dell’antico palazzo nobiliare settecentesco di San Stae appartenuto alla famiglia Mocenigo.

Data la complessità dell’intervento, che in corso d’opera si sta rivelando non un semplice rinnovo espositivo ma un museo totalmente “ripensato”, sia dal punto di vista della qualità dei percorsi espositivi, che della proposta museografica, oltre che di quella dei servizi offerti al pubblico, la riapertura di Palazzo Mocenigo è prevista dal 19 ottobre 2013.

Il nuovo assetto del museo, finora mai interessato da significative opere di manutenzione e restauro – fin dal suo ingresso nel sistema dei Musei Civici Veneziani, nel 1983 – offrirà ai visitatori la straordinaria possibilità di attraversare l’intero piano nobile completamente immersi nella ritrovata atmosfera dell’originario contesto settecentesco, attraverso un percorso “circolare” che permetterà una visita più focalizzata sull’approfondimento della fondamentale relazione esistente fra gli arredi settecenteschi e i preziosissimi abiti d’epoca, che saranno esposti in quantità considerevole – ben 150 capi – fornendo un quadro finalmente completo ed esaustivo degli usi e costumi della Venezia nobiliare del XVIII secolo.

Il restyling del museo prevede un’ampia gamma di interventi che comprendono il ripristino completo delle tappezzerie murali, il restauro degli antichi arredi del palazzo, il recupero di circa 150 manufatti provenienti dalle ricche collezioni della Fondazione Musei Civici, attualmente in deposito (tra cui preziosi vetri settecenteschi dalle raccolte del Museo del Vetro di Murano), unitamente a quello di una serie di dipinti con soggetti storici e celebrativi veneziani provenienti dalla quadreria del Museo Correr, il restauro di antiche attrezzature di laboratorio, quali ampolle e altri oggetti, provenienti sempre dal Correr, fino al recupero di preziosi mobili settecenteschi provenienti dai depositi di Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento veneziano e da altre sedi della Fondazione.

Come sopra ricordato il percorso espositivo andrà a completarsi poi con una nuova straordinaria proposta museografica che riguarda la storia del profumo e delle essenze.

Grazie al sostegno e alla collaborazione di Mavive Spa, azienda veneziana della famiglia Vidal, partner principale dell’operazione e artefice di un vero e proprio atto di mecenatismo volto a riaffermare il profondo legame con la città di Venezia, il museo ospiterà una sezione esclusivamente dedicata a questo argomento, rappresentando una novità assoluta nel panorama della museografia italiana.

La sezione è pensata non solo come il racconto dall’antichità ai giorni nostri delle preziose essenze che, rispecchiando una millenaria vocazione, collocano l’Italia e Venezia in particolare, tra i capostipiti della tradizione profumiera mondiale, ma anche come luogo di formazione didattica per introdurre il pubblico alla conoscenza di questa straordinaria invenzione legata al mondo olfattivo, che si pone anche in stretta relazione con la moda e la storia del costume.

Questo inedito capitolo ospiterà dunque manufatti e documenti antichi, tra cui il prezioso manuale di cosmetica I Notandissimi Secreti de l’Arte Profumatoria (G. Rossetti, Venezia 1555), primo ricettario dell’Occidente che cataloga con approccio scientifico più di trecento formule di cosmetici in uso nella Venezia di allora, oltre a vere e proprie “stazioni olfattive” didattiche.

Partecipano all’importante progetto anche la nota casa essenziera tedesca Drom, che fornirà supporto tecnico e scientifico per le installazioni sul profumo e che metterà a disposizione la sua straordinaria collezione di Flaconi Storp (una delle più importanti al mondo, con oltre 2.500 oggetti da esposizione e pezzi databili fino al 2.000 a.C.) e il Corso di Cosmetologia dell’Università di Ferrara, che fornirà consulenza scientifica.

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