Bibbiena (Arezzo), 28.08.2013. Apicoltura Casentinese si impegna nel sociale, fornendo materiali ed attrezzature alla giovane cooperativa agricola aManiNude che intende creare nuova occupazione per soggetti svantaggiati – quali ex-detenuti ed ex-tossicodipendenti – nel settore della produzione apistica biologica (miele, polline e pappa reale).
Si tratta di un progetto alla sua prima stagione apistica in cui Apicoltura Casentinese ha fornito a condizioni di prezzo e di pagamento agevolate 60 famiglie di api, arnie, vestiario e smielatori oltre all’attività di formazione e nel quale ha “rivisto” – nell’arrivo delle prime api, nelle prime cassettine e negli spostamenti tra montagna e fondovalle – i primi sogni e i propri inizi di 30 anni fa.
La storia di aManiNude è recente ma le sue radici attingono alle storie delle organizzazioni da cui proviene: CEIS – Centro di Solidarietà di Arezzo, attivo da 30 anni nel campo del trattamento delle tossicodipendenze, l’Associazione I CARE che opera dal 1998 nei centri giovanili e nelle scuole per la prevenzione del disagio e la cooperativa sociale I CARE ANCORA, che ha come l’obiettivo di creare posti di lavoro stabili in vari settori, a favore di soggetti con difficoltà di inserimento.
“Creare nuova occupazione oggi equivale ad una missione sociale. Noi abbiamo pensato di investire in un’agricoltura di qualità, soprattutto apicoltura biologica. Per una giovane azienda come la nostra – ha dichiarato Francesco Baroni, responsabile della cooperativa e uno dei soci fondatori di aManiNude – questo vuol dire dialogare con il territorio, con le sue potenzialità e le sue risorse, nel nostro caso il Casentino e la Toscana. Abbiamo trovato in Apicoltura Casentinese un soggetto attento ai nostri progetti ed interessato al buon esito dei nostri impegni”.
“La nostra convinzione – ha aggiunto Baroni – è che con una seria formazione ed una assistenza tecnica di qualità, assieme ad attrezzature e materiali di primo livello, si possa arrivare ad una nuova occupazione, non solo a favore di soggetti cosiddetti svantaggiati, con cui siamo soliti lavorare già in altri settori di impresa, ma anche a favore dei giovani in cerca di occupazione. Sono infatti i giovani a cui stiamo soprattutto pensando mentre mettiamo in moto tutto questo.”
Specializzata in prodotti apistici e loro derivati, sin dalla sua fondazione nel 1982 Apicoltura Casentinese si è impegnata in un percorso di sviluppo di infrastrutture e macchinari, di aggiornata professionalità da parte del personale e di Ricerca & Sviluppo di nuovi prodotti, che hanno contribuito alla creazione di una struttura produttiva all’avanguardia nel settore e al raggiungimento di standard operativi conformi alle certificazioni HACCP, ISO 9001, BRC e IFS. Il patrimonio apistico è costituito da migliaia di alveari certificati biologici e dal rapporto diretto con gli apicoltori di ogni regione italiana che fanno dell’azienda un punto di riferimento per i mieli di alta qualità italiani. “Oggi Apicoltura Casentinese è madrina di una nuova partenza – ha sottolineato Maurizio Fabbri, Presidente di Apicoltura Casentinese -. Una partenza dalle api e dal Casentino, fornendo fiducia e sostegno a chi trenta anni dopo di lei prova di nuovo a progettare con le api un presente ed un futuro migliori”.
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