Ad Ottaviano (Na), venerdì 13 marzo scorso, è stato presentato il libro di Pietro Parisi, “Un cuoco contadino, i volti della sua terra”, edito da Marotta & Cafiero, Napoli 2014.
Le ricette, le tradizioni ed i prodotti genuini trovano esposizione in questo lavoro riprodotto in un’edizione pregiata e cartonata. E’ questo il primo libro di Pietro Parisi, chef di Palma Campania, che ha girato il mondo, Francia, Svizzera ed Emirati Arami dove ha strabiliato i clienti del “Burj Al Arab”. Ritorna alla sua terra, per riscoprire memoria di affetti etesori della natura, i frutti dell’antica fatica dell’uomo. A Palma Campania, dal 2005 conduce il ristorante “Era Ora”.
L’Assessore alla cultura, Marilina Perna, ha presentato l’opera come “unlibro molto particolare che oscilla tra memoria e presente, con più immagini che parole, ed è punto di partenza per un viaggio interculturale, fra la saggezza dei costumi e la sapienza della vita e della terra alla riscoperta dei sapori del passato, della civiltà contadina. Quello dello chef è un mestiere che va molto di moda. Io che sono docente all’alberghiero, di materie non tecniche ma letterarie, chiedo sempre ai ragazzi che iniziano questi studi: siete sicuri della vostra scelta? Perché voi starete al lavoro quando gli altri si divertiranno”.
Il Prof. Vincenzo Pepe apprezzando “il bel libro di Pietro Parisi” nel concludere il convegno “Agroalimentare fra criticità e Potenzialità” , presso la Sala Consiliare Comunale, ha riflettuto sulla nostra terra che richiama figure storiche di grandi pensatori come “Giordano Bruno(Nola 1548- Roma 17 febbraio 1600) il quale ha affermando che l’universo è infinito, dove non esiste il centro, bensì ogni punto è centro, e mettendo in discussione la centralità di Dio e del Monarca, per questo è stato arso vivo, ha aperto la mente dell’uomo alla democrazia ed alla dignità della persona”. Mentredi Giambattista Vico (Napoli, 23 giugno 1668 – 23 gennaio 1744) cui è intitolata la fondazione di cui il Prof. Pepe è presidente a Vatolla, nel salernitano, ha sottolineato la riflessione su “chi siamo,che ci ha ricondotto alla nostra storia, alla memoria.Noi siamo la nostra storia, ciò che noi ricordiamo. E allora il made in Italy che cosa è? La sedimentazione nel tempo delle nostre abitudini, tradizioni, laboriosità, ricette, bagaglio della Dieta Mediterranea, storia, ambiente, stile di vita, pensiero e modo di vivere”.
Nessun Commento